Fichi secchi Carmignano - Presidio Slow Food
Per produrre i fichi secchi di Carmignano si usano prevalentemente i
frutti della varietà “Dottato” che costituisce circa il
90 per cento dei fichi coltivati a Carmignano.
La raccolta si effettua avendo cura di cogliere i frutti con il picciolo
(zéccolo) integro durante la fase di maturazione che si caratterizza per
la sua scalarità mediante 2-3 passaggi a settimana per le 3-4 settimane
del periodo di maturazione, verso la fine dell’estate.
I frutti destinati all’essiccazione sono quelli di più pregevoli
caratteristiche estetiche ed organolettiche (quelli portati dai polloni
e dai rami di un anno).
I frutti (siconi), appena raccolti, vengono aperti (spaccati) con un
coltello appuntito in senso longitudinale, dal picciolo (zéccolo) verso
l’ostiolo (fiore) con un taglio non superiore di 2/3 (procedendo verso
il picciolo dal punto di maggior diametro).
I siconi, parzialmente aperti, vengono collocati in piedi su stuoie di
cannucci (canniccioni) generalmente di 1×2 m, messi in ambiente
confinato e sottoposti all’azione dei vapori di zolfo per provocare
l’imbianchimento della buccia. Poi, successivamente, si pongono in pieno
sole. Alla sera le stuoie con i fichi ad essiccare si ripongono al
chiuso per evitare che l’azione dell’umidità renda vana l’esposizione al
sole. Una variante può essere l’essiccazione forzata in ambiente
confinato o l’essiccazione artificiale ma a temperatura controllata per
non provocare variazioni delle caratteristiche organolettiche. Non deve
essere superata per questo la temperatura di 35° C nell’essiccatore.
Dopo l’essicazione, che dura in genere 4-5 giorni, i fichi secchi
vengono riposti in appositi contenitori, plateaux da frutta o cannicci
(speciali contenitori di fabbricazione artigianale costituiti da vitalbe
sbucciate ed intrecciate su paletti di castagno piegati a forma di
fico), in un locale fresco e asciutto per un periodo di 30-45 giorni,
per favorire la formazione di zucchero in superficie: la cosiddetta
“gruma”.
Raggiunta la completa essiccazione i fichi secchi, a questo punto aperti
e “grumati”, vengono sovrapposti a due a due per formare le tipiche “picce”
carmignanesi che presentano la caratteristica forma di “otto”, con
l’aggiunta di alcuni semi di anice in mezzo ad ogni coppia di fichi e
sistemati nella confezione definitiva (cesti di vimini, cassette o
cannicci). Può essere ammessa la confezione sottovuoto.
Salvo lo zolfo minerale, combusto negli appositi contenitori di coccio,
per l’ottenimento dei fichi secchi non vengono usate altre sostanze
naturali o artificiali per la produzione, la conservazione o il
confezionamento.
Il colore varia dal grigio al beige fino al nocciola, a seconda della
durata dell’esposizione ai vapori di zolfo nella prima fase di
essiccazione.
La zona di produzione è rappresentata dal territorio del Comuni di
Carmignano in provincia di Prato.
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